Stolpersteine im Onsernonetal für drei Opfer der Faschisten
- rurimu
- 13. Aug.
- 2 Min. Lesezeit
Aktualisiert: 26. Aug.
In Anwesenheit von rund hundert Teilnehmer:innen wurden am 12. August in einer Zeremonie drei Stolpersteine gesetzt in Erinnerung an drei Partisanen, die 1944 bei den Bagni di Craveggia in der Schweiz Zuflucht gesucht hatten.

(deutsche Version)
Domodossola und die umliegende Region waren im Herbst 1944 eine hart umkämpfte Zone. Mitte Oktober mussten aber zehntausende Zivilist:innen und Partisan:innen in die Schweiz fliehen. Viele wählten den Weg Richtung Onsernonetal, darunter 250 Partisanen. Diese wollten bei den Bagni di Craveggia über die Grenze, wurden aber von den Schweizer Grenzbehörden erst nicht hereingelassen. Unterdessen rückten faschistische Milizionäre nach und beschossen die Flüchtenden. Angesichts der unmittelbaren Todesgefahr öffneten Schweizer Offiziere nun den Flüchtenden die Grenze. Dennoch gab es zwei Tote und Dutzende Verletzte.
Für drei Opfer sind nun Stolpersteine gesetzt worden:
>>> Federico Marescotti, welcher während der Ereignisse noch vor Ort den Schussverletzungen erlag,
>>> Renzo Coen, welcher tödlich getroffen zwei Tage später im Spital in Locarno starb und >>> Adriano Bianchi, der schwer verletzt wurde.
An der Zeremonie, welche mit einer grossen Präsenz von TV, Radio und Zeitungen stattfand, haben u.a. teilgenommen: Ruth Dreifuss, Alt-Bundesrätin; Marina Carobbio Guscetti, Regierungsrätin; Jakob Tanner, Historiker, Verein Stolpersteine; Andri Kunz, Sindaco Gemeinde Onsernone; Angehörige der Familien Bianchi Marescotti sowie weitere Gäste aus Italien.
(versione italiane)
Posa di pietre d'inciampo in Valle Onsernone per tre vittime dei fascisti
Il 12 agosto, in presenza di 100 partecipanti sono stato posate tre pietre d'inciampo in memoria di partigiani uccisi e feriti quando cercarono rifugio oltre il confine svizzero ai Bagni di Craveggia nell'ottobre del 1944.
Nell'autunno del 1944, Canobbio, Domodossola e la regione circostante furono una zona di lotte dure contro il Nazifascismo. Ma a metà ottobre migliaia di civili e partigiani hanno dovuto cercare rifugio in Svizzera. Molti scelsero la via verso la Valle Onsernone, tra cui circa 250 partigiani vollero attraversare il confine ai Bagni di Craveggia, ma furono inizialmente respinti dalle autorità di frontiera svizzere. Nel frattempo, i miliziani fascisti si avvicinarono e aprirono il fuoco contro i fuggitivi. Visto l'imminente pericolo di morte, gli ufficiali svizzeri aprirono la frontiera ai fuggitivi. Tuttavia, due persone furono uccise e decine ferite.
Per queste tre vittime sono stato posate tre pietre d’inciampo. Per
>>> Federico Marescotti, ucciso sul posto;
>>> Renzo Coen, colpito mortalmente e deceduto due giorni dopo all'ospedale di Locarno,
>>> Adriano Bianchi, gravemente ferito.
Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri: l’On. Ruth Dreifuss, già consigliera federale; l’On. Marina Carobbio Guscetti, membro del Consiglio di Stato Ticinese; Jakob Tanner, storico, Associazione Stolpersteine Schweiz; Andri Kunz, sindaco del Comune di Onsernone; dei membri delle famiglie Bianchi e Marescotti ed altri ospiti dall'Italia.
Redebeiträge anlässlich der Steinsetzung | Discorsi in occasione della posa delle pietre d'inciampo
Rede von Jakob Tanner, Vorstandsmitglied des Vereins Stolpersteine (auf Italienisch) | Discorso di Jakob Tanner, membro del consiglio direttivo dell'Associazione Stolpersteine Schweiz
Rede von Alex Grass, Gruppo per la Memoria 1943-1945 (auf Italienisch) | Discorso di Alex Grass, Gruppo per la Memoria 1943-1945
Rede von Ruth Dreifuss, Alt-Bundesrätin (auf Französisch)
Discorso di Ruth Dreifuss, già consigliera federale (in francese)
Gruppo per la Memoria 1943-1945












